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Il golf secondo Hollywood: cinque film sullo sport più bello del mondo

di Stefano Bartoli
Una vera e propria indigestione di golf: è quello che accade nei giorni dell’Augusta Masters, una delle più grandi e spettacolari manifestazioni dedicate a questo sport insieme forse solo all’US Open. Dalle più grandi reti televisive al Web non c’è infatti praticamente nessuno che non dedichi spazi e foto alle immagini provenienti da questo campo della Georgia, negli Stati Uniti, dove si esibiscono i migliori specialisti provenienti da tutto il mondo.
Quale occasione migliore quindi per scoprire qualcosa di più sul golf, al di là dei punteggi e delle regole di gioco non sempre facilmente comprensibili, grazie al grande schermo, cioè ad alcune delle più belle produzioni che Hollywood e dintorni hanno voluto dedicare ad una disciplina vecchia di secoli e così ricca di fascino? Ecco quindi quella che secondo noi potrebbe essere la “filmografia essenziale” che spazia dal dramma alla satira, ma che sicuramente piacerà un po’ a tutti e che, magari, convincerà qualcuno a prendere un ferro in mano ed iniziare a cimentarsi con con buche e palline, sempre e comunque rigorosamente nel mezzo al verde.
Citando solo film facilmente reperibili in versione dvd o bluray, inizieremmo da The Best Game Ever Played, con Shia LaBeouf e diretto da Bill Paxton, dedicato a Francis Ouimet, il primo, giovanissimo amatore a vincere l’US Open del 1913 con l’aiuto di un cadde che aveva appena sette anni. Ed a proposito di Augusta, come non citare Bobby Jones-Stroke of Genius, cioè la biografia del grande golfista che rimase sempre un amatore e che fondò proprio l’Augusta National Golf Club dando poi il via al Masters Tournament.
The Legend of Bagger Vance (nella foto della Twentieth Century Fox), con Will Smith e Matt Damon è invece una specie di romanzo storico diretto da Roberto Redford e dedicato ad una sfida a tre tra un giocatore, appena tornato dalla prima guerra mondiale e negli anni successivi alla grande crisi del ’29, che ha perso la sua ispirazione e che viene convinto a confrontarsi con sfidanti veramente esistiti come lo stesso Bobby Jones e Walter Hagen, un torneo ideato da una donna travolgente interpretata da Charlize Theron. Decisamente più leggero Tin Cup, con Kevin Costner, Rene Russo e Don Johnson, costellato da scene spettacolari e da un‘incredibile giornata finale di un’edizione dell’US Open.
Infine, non si può non vedere Caddyshack, un film comico, grottesco, ma maledettamente divertente sui pregi (pochi) e difetti (tanti) dei membri di un country club. Tra gli interpreti, uno strepitoso Bill Murrayaffiancato da Chevy Chase e Rodney Dangerfield (vedi anche il trailer).
New York City, i folli cappelli di Pasqua

di Stefano Bartoli
Una parata stravagante che dura alcune ore, colora una delle città più trendy del mondo e non ha niente a che vedere con i riti più drammatici che caratterizzano la settimana santa. Anzi, tanta allegria ed un unico denominatore: migliaia di cappelli, tra i più stranii mai realizzati. È questo sicuramente l’appuntamento più bello della giornata di Pasqua a New York City: la Easter Bonnett Parade, evento che si tiene appunto in occasione di questa festività più o meno dalle 10 del mattino in poi sulla Fifth Avenue, tra la 49sima e e la 57sima strada.
Nonostante che non sia una un’esclusiva della Grande Mela, la parata spontanea (sì, non ci sono né bande né carri) è la più famosa tra le tante che si svolgono negli Stati Uniti e dando un’occhiata a foto e riprese televisive se ne capisce il motivo: accanto ai cappelli, veri protagonisti dell’appuntamento grazie all’uso di decorazioni a dir poco originali come frutta, palloncini, animali di ogni genere e perfino uccellini veri, si sfila anche con capi molto raffinati ed eleganti creando così un mix unico nel suo genere.
Nata verso la fine dell’Ottocento, la Easter Bonnett Parade incrementò rapidamente la sua popolarità nella metà del XX secolo con il top raggiunto nel 1947 quando nelle vie della metropoli si dettero appuntamento oltre un milione di persone. Oggi, ogni giorno di Pasqua, se ne possono comunque contare alcune decine di migliaia e, vi invitiamo, se vi trovate da queste parti a lasciare perdere tutto il resto e godersi la festa.
Da segnalare, per i cultori dei musical, che alla Easter Parade fu dedicato il bellissimo ed omonimo film del 1948 (vedi il trailer che pubblichiamo a parte) con Judy Garland e Fred Astaire, diretto da Charles Walters per la Metro Goldwyn Mayer, una pellicola splendida per le canzoni, i costumi ed uno straordinario uso del Technicolor.
(Photo by Brian from Hoboken, New Jersey, USA)